Organo portativo e Clavicymbalum
La ricca abbondanza di testimonianze iconografiche ci riferisce quanto sia diffuso, nell’arco di quasi quattro secoli, a partire dal Duecento, l’impiego di strumenti a tastiera sia nel repertorio sacro che in quello profano.
Oltre all’organo, che, in una definizione attribuita a Guillaume de Machaut, era all’epoca considerato “il re degli strumenti musicali”, molto utilizzati erano l’Organo Portativo e, dal XV secolo, il Clavicymbalum.
Il corso si fonda sullo studio di questi due strumenti musicali, in un percorso che toccherà l’informazione storica, l’organologia, lo studio delle fonti, la tecnica e la prassi esecutiva, per giungere all’interpretazione dei repertori.
Ove gli strumenti non siano già in possesso degli allievi, l’insegnante potrà mettere a loro disposizione i propri.